lunedì 3 novembre 2008

padova - domenica 9 novembre giornata del ringraziamento e della salvaguardia del creato

DOMENICA 9 NOVEMBRE
giornata del ringraziamento
e della salvaguardia del Creato

Una nuova sobrietà significa una vita non fatta di rinunce e di penitenza, ma dove si fanno scelte per dare qualità alla propria vita, liberandola dalla prigionia della quantità di tante cose o beni materiali, per riempirla dei beni relazionali che sono quelli che danno felicità alla gente.

Utilizzando uno slogan, possiamo affermare che la nuova sobrietà è: meno beni materiali e più beni relazionali, meno cose e più rapporti interpersonali, meno oggetti e più abbracci.

Operazione zaino per una nuova sobrietà
Per educare le persone a promuovere una nuova sobrietà proponiamo l’operazione zaino, che consiste nel saper distinguere le cose necessarie da quelle superflue, cioè saper cogliere qual è l’essenziale del vivere da quello che è superfluo, in modo da alleggerire i nostri cammini e liberarci dall’oppressione del consumismo.

L’operazione zaino si sviluppa in 4 momenti:
  1. Svuotare lo zaino che abbiamo portato sulle spalle in questi anni, dove sono stati posti tanti beni, soprattutto quelli materiali cioè cose volute ma anche imposte dal consumismo. Questo ci aiuta a percepire come la nostra vita è davvero piena di cose e come siamo condizionati dal sistema che ci induce ad accumulare sempre più mediante il consumo sfrenato, costringendoci poi a dedicare troppo tempo per stare dietro alle cose, trascurando così le relazioni che sono i beni fondamentali della vita.
  2. Discernere quali sono i beni necessari per la vita da quelli che sono superflui di cui possiamo fare a meno, percepire anche quali sono i beni fondamentali di cui non possiamo fare a meno per dare qualità alla vita.
  3. Riporre nello zaino solamente le cose necessarie che hanno un valore di utilità, e soprattutto collocare i rapporti interpersonali che hanno un valore relazionale e quindi essenziali per la vita.
  4. Gettare nel cestino le cose superflue che promuovono solamente la quantità della vita ma non la rendono felice, anzi generano disagio e malessere perché ci rendono cose-dipendenti.
Rifiuti: puliamo l’ambiente con orgoglio senza vergognarci di sporcarci le mani
Dobbiamo impegnarci a ripulire l’ambiente, liberandolo dai tanti rifiuti che continuamente vengono prodotti da questa società dei consumi. Anche noi possiamo proporci l’obiettivo “Rifiuti Zero” che è diventato possibile in molte città del Canada, della California (USA) e della Nuova Zelanda. Come…?
  • Ridurre i rifiuti: per esempio nel comprare prodotti sfusi o poco imballati;
  • Realizzare la raccolta differenziata con attenzione ed educare a differenziare i rifiuti;
  • Mettere in atto il riciclo e riutilizzo delle cose, in modo da valorizzarle meglio.
  • Usare materiali biodegradabili, così come fa la natura che è maestra del riciclo.
Dobbiamo superare l’era delle discariche e degli inceneritori che ci ha lasciato un inquinamento inquietante. Questo è possibile se c’impegniamo a mettere in pratica tanti stili e modi che realizzano l’obiettivo “Rifiuti Zero”.

Abitare il proprio ambiente con affetto
Facciamo nostro questo impegno di abitare la terra con cura, di vivere nel proprio ambiente, nel sentirlo vicino (anche affettivamente) per far crescere il senso di responsabilità verso la natura. Per esempio: educare ad amare lo spazio pubblico così come amiamo quello privato, ossia rispettare il giardino pubblico o la piazza con la stessa cura che abbiamo verso il giardino o il cortile di casa nostra.

Proposte.
S’invita ad unire la tradizionale giornata di ringraziamento all’impegno per la tutela e la promozione dell’ambiente, quest’anno in particolare per il rispetto e la salvaguardia della terra che non può diventare una grande discarica.

Rendere grazie significa riconoscere il valore del Creato come dono di Dio che ci viene imprestato per poter realizzare il bene comune, consegnandolo alle generazioni future senza rifiuti, ma pienamente biodegrabile come è la natura stessa del pianeta terra.

Alcuni suggerimenti per poter realizzare la giornata della salvaguardia del Creato e del ringraziamento:
Rendere visibile il dono della terra che non può mai diventare rifiuto, ricordando che la terra è maestra del riciclaggio.

Nel momento dell’offertorio portare all’altare:
  • Lo zaino con un po’ di terra, leggendo la seguente motivazione:“vogliamo mettere nel nostro zaino la terra che è una realtà vitale per la nostra esistenza, e ci impegniamo quindi a custodirla come dono comune”.
  • Il cestino con dentro i nostri vecchi stili di vita, leggendo la seguente motivazione:“vogliamo gettare via i nostri vecchi stili di vita che non rispettano l’ambiente e che trasformano il Creato da dono di Dio a veleno”.
  • Il pane e il vino della produzione biologica, leggendo la seguente motivazione: “portiamo il pane e il vino che sono stati prodotti mediante l’agricoltura biologica, la quale s’impegna a rispettare i tempi della natura e ad una produzione senza più inquinarla”.
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