sabato 29 novembre 2008

29 novembre 2008: giornata colletta banco alimentare

Sabato 29 novembre è la giornata nazionale dedicata alla colletta del Banco Alimentare. Un modo intelligente per sensibilizzare tutti sulla necessità della condivisione delle risorse primarie, come il cibo. Un modo per ovviare allo scandalo dei quintali di cibo sprecato perché invenduto...

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Se non conosci la bella realtà del Banco Alimentare clicca qui.
Anche il Villaggio S.Antonio onlus partecipa con volontari e mezzi alla raccolta di questo giorno.

venerdì 28 novembre 2008

non è possibile dimenticare o tacere

In questi giorni segnati da così tanta violenza o preoccupazioni sui grandi sistemi economici in crisi rischia di passare ancora una volta nel dimenticatoio la situazione drammatica del Congo.
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Il documentario di Medici Senza Frontiere. Il dramma di migliaia di sfollati ostaggi della violenza. L'organizzazione umanitaria, una delle poche che ancora sta lavorando nelle aree più violente delle regione, rilancia lallarme con la campagna internazionale Condizione: critica.
"Con questo progetto multimediale vogliamo far ascoltare la voce di quelle persone che stanno vivendo sulla propria pelle la tragedia del Kivu. Nessuno meglio di loro può parlare delle proprie condizioni di vita e dei bisogni e può dare un volto a questo dolore, spiega Sergio Cecchini di MSF Italia.
MSF ha invitato nella regione il fotografo Cédric Gerbehaye, vincitore del World Press Photo. Le sue immagini sono la base del video.
La verità - dicono i volontari - è che la vita nel Congo orientale non è solo dura, "ma è davvero critica. Le case e le terre sono diventate campi di battaglia. I bambini nati durante la crisi non conoscono che la guerra. Rifugi, cibo e acqua ormai scarseggiano".
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Visita questo sito dedicato dove puoi vedere il video completo di 11 minuti (oppure sempre da YouTube cliccando qui).
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mercoledì 26 novembre 2008

in dialogo per costruire la pace - incontri all'arcella

Ordine Francescano Secolare - Fraternità di S.Antonio di Arcella (PD) // Comunità Parrocchiale - di S.Antonio di Arcella (PD)

IN DIALOGO PER COSTRUIRE LA PACE - 4° CICLO DI INCONTRI SUL DIALOGO FRA LE RELIGIONI E FRA LE CULTURE

Tema conduttore: il Bene Comune. Sulle orme di Francesco di Assisi, costruttore di pace, approfondiremo il significato della povertà come scelta, come rinuncia al possesso di ciò che va condiviso con i fratelli poiché è bene di tutti e di ciascuno. Incontreremo chi conosce a fondo la Spiritualità francescana e la Dottrina sociale della chiesa, ma anche chi testimonia stili di vita nuovi, ispirati dalla solidarietà, orientati al Bene Comune.
Gli incontri si svolgono presso il Centro Parrocchiale di Arcella - via Bressan 1, Padova.

giovedì 30 ottobre 2008 - ore 20.45 METTERE IN COMUNE I BENI
  • p.Andrea Vaona OFM Conv - Facoltà Teologica del Triveneto [clicca qui per scaricare il file mp3 con l'intervento in aula, qui sotto per l'ascolto on-line]

  • Fabio Pipinato - Fondazione Fontana [clicca qui per scaricare il file mp3 con l'intervento in aula, qui sotto per l'ascolto on-line]

Nella vita Francesco di Assisi: la povertà e la rinuncia al possesso rappresentano una scelta compiuta per amore di Cristo e dei fratelli. Oggi: nell’ottica della filosofia della sobrietà e della decrescita una delle opzioni possibili è l’economia solidale; molti sono gli strumenti per attuarla.

giovedì 27 novembre 2008 - ore 20.45 NUOVI STILI DI VITA: SCELTA RESPONSABILE PER IL BENE DI TUTTI E DI CIASCUNO
  • p.Adriano Sella - Commissione Nuovi stili di vita Diocesi di Padova
  • Antonia e Claudio Carrara - MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione) di Padova
I nuovi stili che devono caratterizzare la nostra vita partono da un livello personale, familiare, ma è necessario che evolvano verso una dimensione di comunità, fino a raggiungere i vertici del sistema globale.

giovedì 15 gennaio 2009 - ore 20.45 IL BENE COMUNE: SFIDA PER LA COSCIENZA MORALE DEL CRISTIANO
  • d.Marco Cagol - Pastorale sociale e del lavoro Diocesi di Padova
  • Franco Frazzarin - Consigliere internazionale dell’OFS
La presenza del cristiano nella società si qualifica per la ricerca e la promozione del bene dell’intera comunità umana. Lo conferma la Dottrina sociale della Chiesa che fa del Bene Comune uno dei suoi valori fondamentali. Lo testimonia l’impegno sociale con cui la grande Famiglia Francescana mette in atto gli ideali di pace, di carità e di fratellanza concretamente vissuti da Francesco di Assisi.

Ordine Francescano Secolare - Fraternità di S. Antonio di Arcella
ofs.puntodincontro@diweb.it

Clicca qui per scaricare il pdf con la locandina
Vedi sopra i link per i file audio

martedì 18 novembre 2008

presenze di carità francescana nel veneto


In occasione del pellegrinaggio annuale delle regioni d'Italia ad Assisi per offrire l'olio alla lampada votiva presso la tomba del santo patrono della nazione, Francesco d'Assisi, la regione Veneto ha posto in atto numerose iniziative.
Tra le ultime in ordine di tempo la commissione preparatoria dell'evento ha proposto alla componente francescana di produrre un fascicolo contenente le schede di presentazione delle opere di carità e solidarietà promosse o gestite da presenze francescane maschili o femminili.
Questo fascicolo (puoi scaricare qui il file pdf che lo contiene nella sua interezza) riporta ovviamente anche i centri veneti già segnalati nel nostro "Il Valore del Dono".
Cliccando qui puoi leggere la presentazione del fascicolo e consultare l'elenco dei centri presentati. Leggendo il fascicolo invece trovi le schede e soprattutto tutti i riferimenti (indirizzi, contatti, siti web, mail, etc etc etc).
Buona lettura nell'ottica di appassionare tanti lettori e magari poter offrire qualche ora in attività di volontariato 'appena fuori porta' in luoghi che forse non sono conosciuti.
Pace e bene.
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giovedì 13 novembre 2008

premio internazionale sant'antonio - 6' edizione


Il film “Gomorra” di Matteo Garrone; l’attore Ettore Bassi per la fiction di Rai Uno “Chiara e Francesco”; la Sant Anthony of Padua Charitable Trust degli americani Michael e Susan Borden; Gregoire Ahongbonon per il suo impegno a favore dei malati mentali in Africa.

Sono i vincitori della sesta edizione del “Premio internazionale Sant’Antonio”: ad annunciarlo oggi alla stampa è stata Milly Carlucci, che venerdì prossimo, 14 novembre, condurrà nella Basilica del Santo a Padova la cerimonia di premiazione, in diretta su Telepace a partire dalle ore 20.45.


Il “Premio internazionale Sant’Antonio” è stato ideato nel 1998, in occasione del centenario del “Messaggero di sant’Antonio” e si divide nelle tradizionali quattro categorie: solidarietà, testimonianza, cinema e televisione.

La Giuria composta dai Frati del “Messaggero” ha selezionato i vincitori per la categoria riservata alla solidarietà (premio ai coniugi Bordon) e per la categoria riservata alla testimonianza, con un premio assegnato a Gregoire Ahongbonon, che nel 1983 ha costituito l’Asociazione Saint Camille de Lellis di Bouaké che si occupa dell’assistenza, la cura e il recupero dei malati di mente dei villaggi africani.

La Giuria per la categoria riservata al cinema, presieduta dal regista Eugenio Cappuccio, ha scelto “Gomorra” di Matteo Garrone, che rappresenterà l’Italia nella corsa agli Oscar per il miglior film straniero.

Per questa sesta edizione sono inoltre stati istituiti due premi speciali, assegnati ad Ernesto Olivero, fondatore e anima del Sermig di Torino, e a mons. Giovanni Nervo, primo presidente della Caritas italiana e presidente onorario della Fondazione Zancan.

Nei centri di accoglienza di Gregoire Ahongbonon sono oggi ospitati più di 1.200 malati psichici: “Non riceviamo nessuna sovvenzione dallo Stato, né in Benin né in Costa d’Avorio”, ha detto l’africano. Gregoire si occupa di accoglienza dei “dimenticati dei dimenticati”, come li ha definiti, da 25 anni, “da quando ho visto un uomo nudo che vagava per la strada cercando il cibo tra l’immondizia. Non siamo diversi da questi malati”, ha aggiunto incatenandosi simbolicamente davanti ai giornalisti; in Africa molti malati psichici vivono incatenati agli alberi. In Costa d’Avorio, più di 17 milioni di abitanti, ci sono solo due ospedali psichiatrici, ed uno solo in Benin, dove vivono 7 milioni di persone.

“Un modo di accompagnare nello sguardo lo spettatore, perché possano ristabilirsi i confini della giustizia”: così mons. Dario Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, ha definito il film “Gomorra”, che con la sua “Onestà di visione” dimostra che “il male conosce le leggi proprie della giustizia, ma si sottrae ad esse e vive nella solitudine, pensando che tutti gli altri debbano essere schiavi”.
Agenzia SIR, mercoledì 12 novembre 2008
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Altri link:
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lunedì 3 novembre 2008

padova - domenica 9 novembre giornata del ringraziamento e della salvaguardia del creato

DOMENICA 9 NOVEMBRE
giornata del ringraziamento
e della salvaguardia del Creato

Una nuova sobrietà significa una vita non fatta di rinunce e di penitenza, ma dove si fanno scelte per dare qualità alla propria vita, liberandola dalla prigionia della quantità di tante cose o beni materiali, per riempirla dei beni relazionali che sono quelli che danno felicità alla gente.

Utilizzando uno slogan, possiamo affermare che la nuova sobrietà è: meno beni materiali e più beni relazionali, meno cose e più rapporti interpersonali, meno oggetti e più abbracci.

Operazione zaino per una nuova sobrietà
Per educare le persone a promuovere una nuova sobrietà proponiamo l’operazione zaino, che consiste nel saper distinguere le cose necessarie da quelle superflue, cioè saper cogliere qual è l’essenziale del vivere da quello che è superfluo, in modo da alleggerire i nostri cammini e liberarci dall’oppressione del consumismo.

L’operazione zaino si sviluppa in 4 momenti:
  1. Svuotare lo zaino che abbiamo portato sulle spalle in questi anni, dove sono stati posti tanti beni, soprattutto quelli materiali cioè cose volute ma anche imposte dal consumismo. Questo ci aiuta a percepire come la nostra vita è davvero piena di cose e come siamo condizionati dal sistema che ci induce ad accumulare sempre più mediante il consumo sfrenato, costringendoci poi a dedicare troppo tempo per stare dietro alle cose, trascurando così le relazioni che sono i beni fondamentali della vita.
  2. Discernere quali sono i beni necessari per la vita da quelli che sono superflui di cui possiamo fare a meno, percepire anche quali sono i beni fondamentali di cui non possiamo fare a meno per dare qualità alla vita.
  3. Riporre nello zaino solamente le cose necessarie che hanno un valore di utilità, e soprattutto collocare i rapporti interpersonali che hanno un valore relazionale e quindi essenziali per la vita.
  4. Gettare nel cestino le cose superflue che promuovono solamente la quantità della vita ma non la rendono felice, anzi generano disagio e malessere perché ci rendono cose-dipendenti.
Rifiuti: puliamo l’ambiente con orgoglio senza vergognarci di sporcarci le mani
Dobbiamo impegnarci a ripulire l’ambiente, liberandolo dai tanti rifiuti che continuamente vengono prodotti da questa società dei consumi. Anche noi possiamo proporci l’obiettivo “Rifiuti Zero” che è diventato possibile in molte città del Canada, della California (USA) e della Nuova Zelanda. Come…?
  • Ridurre i rifiuti: per esempio nel comprare prodotti sfusi o poco imballati;
  • Realizzare la raccolta differenziata con attenzione ed educare a differenziare i rifiuti;
  • Mettere in atto il riciclo e riutilizzo delle cose, in modo da valorizzarle meglio.
  • Usare materiali biodegradabili, così come fa la natura che è maestra del riciclo.
Dobbiamo superare l’era delle discariche e degli inceneritori che ci ha lasciato un inquinamento inquietante. Questo è possibile se c’impegniamo a mettere in pratica tanti stili e modi che realizzano l’obiettivo “Rifiuti Zero”.

Abitare il proprio ambiente con affetto
Facciamo nostro questo impegno di abitare la terra con cura, di vivere nel proprio ambiente, nel sentirlo vicino (anche affettivamente) per far crescere il senso di responsabilità verso la natura. Per esempio: educare ad amare lo spazio pubblico così come amiamo quello privato, ossia rispettare il giardino pubblico o la piazza con la stessa cura che abbiamo verso il giardino o il cortile di casa nostra.

Proposte.
S’invita ad unire la tradizionale giornata di ringraziamento all’impegno per la tutela e la promozione dell’ambiente, quest’anno in particolare per il rispetto e la salvaguardia della terra che non può diventare una grande discarica.

Rendere grazie significa riconoscere il valore del Creato come dono di Dio che ci viene imprestato per poter realizzare il bene comune, consegnandolo alle generazioni future senza rifiuti, ma pienamente biodegrabile come è la natura stessa del pianeta terra.

Alcuni suggerimenti per poter realizzare la giornata della salvaguardia del Creato e del ringraziamento:
Rendere visibile il dono della terra che non può mai diventare rifiuto, ricordando che la terra è maestra del riciclaggio.

Nel momento dell’offertorio portare all’altare:
  • Lo zaino con un po’ di terra, leggendo la seguente motivazione:“vogliamo mettere nel nostro zaino la terra che è una realtà vitale per la nostra esistenza, e ci impegniamo quindi a custodirla come dono comune”.
  • Il cestino con dentro i nostri vecchi stili di vita, leggendo la seguente motivazione:“vogliamo gettare via i nostri vecchi stili di vita che non rispettano l’ambiente e che trasformano il Creato da dono di Dio a veleno”.
  • Il pane e il vino della produzione biologica, leggendo la seguente motivazione: “portiamo il pane e il vino che sono stati prodotti mediante l’agricoltura biologica, la quale s’impegna a rispettare i tempi della natura e ad una produzione senza più inquinarla”.
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